La predica di Santo Stefano

La predica di Santo Stefano è un famoso quadro del Cipriani del 1514 che attualmente si trova al Louvre di Parigi.

E’ una pittura storica che ricordo non tanto per il suo valore reale ma perché è stata l’ispiratrice del nome di un piatto culinario conosciutissimo in tutto il mondo.

Nell’articolo vi spiego qual'è.

Vi ha incuriosito il titolo? Direi di si se siete venuti a leggere l’articolo, ma vi confesso che anch’io sono rimasto colpito dalla storia che sto’ per raccontarvi.

Innanzitutto con la Predica di Santo Stefano mi riferisco quadro del Carpaccio del 1514, vedremo in seguito il nesso con il piatto da tutti conosciuto.

Il nome e la nascita di questo piatto la si attribuisce a Giuseppe Cipriani, chef e proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, che nel 1950, per soddisfare la necessità di una propria cliente alla quale era stato proibito il consumo di carni cotte per motivi di salute, preparò questo piatto a base di fettine sottilissime di controfiletto di manzo crude.

Fu così che lo chef inventò questo bellissimo piatto, condito con una salsa da lui definita “universale”  (In genere è un’emulsione di olio, aceto, sale ed un pizzico di senape).

In quel periodo, proprio a pochi passi dall’Harry’s Bar a Palazzo Ducale, si teneva una bellissima mostra del pittore Carpaccio che nelle sue opere usava molto il colore rosso.
Ricordandosi della pittura “La predica di Santo Stefano” dove gli astanti al santo vestono con varie tonalità di rosso, ha voluto chiamare la sua composizione di carne cruda, dove i toni di rosso dominano il piatto, Carpaccio, proprio in onore del pittore.

Così nasce il nome del piatto nella versione di carne.

Applicando la stessa tecnica di taglio, fettine sottilissime del prodotto rigorosamente fresco e di primissima scelta, gli chef, negli anni, hanno realizzato carpacci di pesce di notevole qualità.

Possiamo quindi convenire che con il termine carpaccio si intende un tipo di carne o pesce, crudo, tagliato molto fine e condito in svariati modi.

Il nostro ristorante offre quotidianamente ottimi carpacci di pesce freschissimo.

Fra i quali vi segnaliamo i seguenti:


Carpaccio di pesce bianco e Carpaccio di tonno.

Il carpaccio di pesce bianco è composto da filetti di pesce di orata o branzino condito con un filo d’olio e per noi ideale è accompagnarlo con un bicchiere di Vermentino Colli di Luni Fosso di Corsano.

Per il carpaccio di Tonno usiamo pesce di primissima qualità, il tonno pinna blu conosciuto come tonno rosso.

La provenienza, nel periodo di pesca giugno e luglio è nostrana; per l’esattezza il tonno proviene da Carloforte, al largo delle coste sarde; per il restante periodo dell’anno usiamo tonni provenienti dall’oceano indiano.

A questo carpaccio consigliamo l’abbinamento del vino Arneis Cordero di Montezemolo.

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